Questa CCNA è “Serie A”!

Amici, ma che splendido weekend!
Lo volete l’anticipone e la buona notizia, miei cari appassionati ed ultras?
Subito subito?
Ok!
Bacoli replicherà l’appuntamento.
A inizio giugno, il 4 e il 5, per la terza volta quest’anno, ancora canoa polo, ancora CCNA, stavolta con l’A1.
Con questa data fissata sul calendario, magari riusciamo a contenere “la sete” che ci hanno lasciato i ragazzi, per le gare, le prestazioni e per la magnifica atmosfera che abbiamo vissuto assieme.
In tanti.
È stato fantastico.
E lo sarà ancora.
Segno evidente che il club, i ragazzi, le imprese sportive, l’organizzazione nelle occasioni precedenti, le ottime impressioni suscitate dalla città, non sono passate inosservate ai piani alti di questo sport!
È un bene per tutti. Ed ancora più necessario ed urgente non lasciarsi scappare l’occasione ed investire sui nostri ragazzi. Investire risorse, non solo spendersi in chiacchiere!

Nella prima giornata del massimo campionato nazionale di Canoa Polo, nelle limpide, esattamente, limpide!, acque del lago a Bacoli si sono disputate complessivamente 24 gare.
Una parte il sabato con un tempo velato e ventoso, una parte la domenica, con una luce e un clima ideale per assaporare al meglio la spettacolarità di questo sport.
Si sono esibite 12 squadre e tra atleti e tecnici, sono convenuti all’incirca 150 canoisti.
Il pubblico si è goduto lo show, ha coccolato i propri beniamini, si è entusiasmato per i risultati che ne sono venuti e si è divertito per i 200 gol che sono stati realizzati nei match giocati.
Lo stesso ottimo risultato dicasi per bar, pizzerie, gelaterie, caffetterie, b&b e attività commerciali in generale… tutti contenti e soddisfatti.

Ne viene fuori questa prima embrionale classifica in cui la davvero eccellente posizione occupata da CCNA è il frutto di 3 strepitose vittorie e di un pareggio importante, difficile ma allo stesso modo elettrizzante.

Iniziamo con il Bologna, brillante neopromossa. È la prima davanti al nostro pubblico ed è l’esordio in “A” per loro. Ci tengono a ben figurare e giocano sicuramente bene. Ci mettiamo un po’ a scrollarci di dosso le ansie. Impieghiamo un tempo intero. Chiuso abbastanza sorprendentemente sull’uno pari. Nel secondo ci vorranno un super Fabrizio Massa ed un altrettanto solido Andrea Costagliola, per mettere le giuste distanze tra le due squadre. Due gol a testa e il quinto di Alessandro Schiano, tutti nell’ultimo quarto di partita, a chiudere la pratica.

Per la seconda dobbiamo sbrigarcela coi milanesi dell’Idroscalo. Il tempo impiegato a sudare e a prepararsi, quello trascorso ad allenarsi con determinazione e convinzione, anche quando non ti va o fa freddo… quello è un tempo che non trascorre mai inutilmente. La dimostrazione cristallina la fornisce Giuseppe Ruggiero che già rodato da una stagione di esperienza nella massima categoria, e con la maggiore età ancora da raggiungere, infila un fantastico uno – due ai dirimpettai lombardi. E dire che sarebbe “solo” il portiere… Alla bella prestazione dei singoli, segue necessariamente quella della squadra. Si iscrivono al tabellino della partita Vincenzo Lucci, ragazzo di tanta qualità e altrettanta sostanza, dentro e fuori dall’acqua, che pensarlo come ad un veterano serve solo a stimarne la già lunga e luminosa carriera, e naturalmente il solito capitano. Ne rifila altri due all’Idroscalo e consegna CCNA a punteggio pieno alle partite del giorno successivo. Con 10 reti realizzate e sole 2 subite.

Roma Eur. La prima in ordine di tempo. La sfida scorbutica e rognosa che non manca mai in una “tipica” giornata di campionato. C’è il tempo effettivo in questo sport e questo sancisce e garantisce due cose, certe ed ugualmente importanti. La regolarità di ogni match e l’assoluta variabilità della sua lunghezza. In questa sfida, codice alla mano, assistiamo alla messa in prova di tutte le regole, le contravvenzioni, le postille e ad ogni sfumatura di cartellino.
Assistiamo ammirati al confronto in acqua di due autentici fuoriclasse di questa disciplina, Alejandro Herrero per l’Eur e Fabrizio Massa per CCNA. Lo spagnolo in forza ai romani è uno sprinter goleador. Su 8 contese ne porta 6 alla sua squadra. È secondo con 10 reti nella parziale classifica cannonieri. Di Fabrizio invece è difficile aggiungere qualcosa di nuovo. Non è certamente cosa recente o sconosciuta, la feroce determinazione che fa la differenza tra tanti bravi canoisti e quelli con quel “quid” in più.
A 70 secondi dalla fine della partita, siamo sotto 2-0. Doppietta di Herrero. Un peccato, perché non demeritiamo. Ma centimetri, freddezza, anche capacità di cogliere l’attimo e buona sorte sui pali, fanno pendere la bilancia verso gli altrettanto meritevoli ragazzi dell’Eur. In condizione di parità numerica il nostro mancino, numero 99, accorcia.
Ci sarebbero da riassumere 20 secondi, interminabili ma avvincenti, e soprattutto i 5 secondi!, finali.
Cinque!
Cronometro alla mano, più a scriverne che a viverli!
-20, Verde ed espulsione temporanea a carico dell’Eur…
-5, un rosso per i romani per cambio irregolare e parole al vento riferite agli arbitri…
-3, GOOOOLLL!, Andrea la mette dentro, pareggia, infiamma le sponde del lago e mette a rischio qualche coronaria…
-2 giallo ed espulsione per ragioni imprecisate per AleSchiano…
00 è finitaaa!!
Basta, amici!
Chi non c’era, chi non c’è mai stato, non può e forse non merita di capire!
Noi abbiamo esultato come bambini, perché certe volte anche un pareggio ha tutti i perché al posto giusto.

Come ultima gara, in una domenica soleggiata e in un’acqua che quasi invoglia ad un tuffo rinfrescante, ci aspettano i cagliaritani dell’Ichnusa. Storicamente una bella squadra. Ha ben figurato a Roma in Coppa Italia. Ma in queste primissime giornate di campionato non sta raccogliendo molto e di conseguenza i risultati non destano particolare stupore. Nessuno nel pubblico li accredita a questo punto come ostacolo insuperabile. Quasi nessuno.
E per un po’, i cauti hanno avuto più ragione degli entusiasti.
Per un tempo. Poi alla lunga tutta la squadra CCNA iscrive a tabellino e referto arbitrale i propri nomi. Andrea Costagliola, Fabrizio Massa, Alessandro Schiano, Michele Pugliese (da cineteca, il suo entusiasmante gol a due mani…), Vincenzo Lucci. Uno lo aggiungo io, perché sul gol di Giuseppe Ruggiero, c’è il bello e generoso assist di Big Peppe D’alessio, all’esordio nella massima categoria.
7 – 3 e per tutti un cucchiaino di miele, balsamo per il cuore e per gli occhi!

Voglio, e se vi siete stancati peggio per voi, ricordare ancora un’azione di gioco di CCNA. Quando o in che partita, non è così importante. Siamo abituati a sentire nel linguaggio dello sport di rovesciate, tunnel, schiacciate, ace, touchdown, e chi più ne sa, continuasse pure l’elenco. Nella canoa polo è più difficile raccontare un gesto tecnico fuori dall’ordinario a chi non è “consapevole”. Anche per i limiti di chi prova a raccontare, pure se ce la mette tutta. Ma…
Si gioca una fase spettacolare di partita tatticamente definita “ad uomo”. Ciascuno affronta un diretto avversario nel duplice compito di riconquistare rapidamente la palla oppure tenerla per consegnarla ad un compagno che si è liberato dalla pressione dell’avversario e si sta involando a rete. È un uno contro uno, un duello franco e diretto, equo, in cui emergono molte caratteristiche di ciascun canoista. Forza, lucidità, resistenza, determinazione, tecnica nella gestione della canoa, freddezza, e in alcuni momenti anche genio ed inventiva. La teoria si persegue diligentemente, ma nella pratica, riuscire ad inchiodare (siamo in acqua…) l’avversario (che comunque è un pezzo di ragazzo di 90 chili e con chissà quanti Kw e cavalli nelle braccia!) sul posto, girargli attorno e ritrovarsi in possesso di palla sotto rete dovendola solo depositare nel sacco… ecco, equivale a un dribbling, ad una finta che lascia l’avversario sul posto, palla da una parte e portiere dall’altra, ad una schiacciata nel canestro dopo un salto di un metro e mezzo… ai 9,70 sui 100 metri…
Ecco Andrea Costagliola, il capitano…

Ora, se veramente tutto questo non vi interessa, non vi incuriosisce, non vi tocca minimamente, allora con onestà e schiettezza vi dico, non ci venite, statevene a casa il il 4 e il 5 giugno!
Questi ragazzi, queste feste, queste occasioni, questo spettacolo… no, proprio non lo meritate!

Gino Illiano
(che vi saluta e a nome della combriccola augura a tutti, da Chiavari a Catania, a tutta la famiglia della Canoa Polo, una felice e buona Pasqua!)

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