Un cielo azzurro CCNA

È appena finita. La Coppa Italia Senior di canoa polo, stagione 2023, è stata consegnata agli annali dello sport da poche ore. Le emozioni sono ancora fresche come uova. I ragazzi sono tornati stanchi ma contenti a casa. Ci racconteranno, sempre che lo faranno, col contagocce.
A noi resteranno forti, come da qualche anno a questa parte, le sensazioni, le impressioni.
Questa volta anche le immagini delle sante e benedette riprese video.
E naturalmente quanto la carta canta.
I tabellini delle partite cioè.
Col condimento di un minimo di fantasia e mestiere per ripercorrere assieme e fissare le giornate di gara, a futura memoria in queste righe.

CCNA, non sapendo recitare altro copione, come al solito punta e finisce sul podio. Eguaglia il record precedente del club relativo alla competizione e per la seconda volta accede alle semifinali, conquista la finale e porta in sede una brillantissima e prestigiosa (anche bella!) medaglia d’argento.
Scrivendo l’ennesima pagina di storia del club.

Sono le prime pagaiate di una lunga stagione.
La “ventiventitre” eredita da quella passata l’enorme bagaglio di soddisfazioni e successi raccolti in giro, in Italia e non solo. Ricordiamo i World Games di Birmingham in Alabama, gli Europei di Milano, i Mondiali di Saint-Omer (FRA) e la Champions League a Belfast.
Qualcosa cambia nella composizione della squadra. L’U21 si fonde all’ossatura della prima squadra. Salutiamo calorosamente sia Marco Porzio per l’esperienza che ha voluto e saputo condividere con CCNA, che il mitico portierone francese, Christophe Belat che ha indicato la giusta scia da seguire per raggiungere certi traguardi. A loro, un abbraccio e l’augurio sincero ed amichevole di ritrovarci a festeggiare assieme i reciproci successi. Chi entra in famiglia CCNA, non ne esce più! Accogliamo invece entusiasti e curiosi sia Paolo Zifferero, 26enne scuola romana EUR, nazionale italiano che Andreas Kaad Iversen, ragazzone 28enne danese, che se il buongiorno si vede dal mattino… ci sarà da divertirsi!

Allora, che cantano i tabellini?
Raccontano di 8 gare, di 6 vittorie sempre autorevoli, di 36 reti segnate.
Dall’esordio alla finale. N. Sauro Trieste A, Ichnusa B, Chiavari Academy (di Marco Porzio), Ichnusa A, Posillipo, Idroscalo Milano (nella bellissima semifinale!).
Due dispiaceri di misura, con il Chiavari dei “mostri sacri”. Uno nel girone di Fase2 (ininfluente, ma con una storia…), uno in finale.
Bestia nera questi fuoriclasse liguri.
Epperò…
Per CCNA “l’uomo di esperienza” è un 28enne nordeuropeo, per la ProScogli i fuoriclasse sono quasi tutti targati “anni ‘80”. Sportivi ed atleti esemplari, non v’è alcuna possibilità o ombra di dubbio.
Epperò…
Nel girone rimontiamo un passivo di due reti con un veemente ed entusiasmante finale di gara. Nulla cambierebbe per il torneo e la classifica. Finiremmo, a pari punti e poi ciascuna squadra per la propria strada.
2-2 in acqua, sul campo.

Poi però il colpo di scena.
Brucia troppo il gol di Fabrizio allo scadere. Il gol di Fabrizio, di quei ragazzi e di quella squadra che pur fornendo alla nazionale “peso, bellezza e qualità”, è spesso colpevolmente trascurata. Per dare spazio ai senatori. E i senatori invocano il regolamento. Gli arbitri, ascoltano ed accolgono la nobile istanza e impongono di rigiocare gli ultimi 30 secondi di partita. Per non incorrere in penalità, CCNA scende in acqua per una farsa epocale. Il gol al tramonto del match, una palombella velenosa che sancisce l’aggancio ai liguri, resta agli atti nelle immagini, ma cassato con la matita rossa nei tabellini. “Vuolsi così colà”…

La finale chi l’ha vista già sa. Una sequela impressionante di palle che per centimetri e bravura avversaria non sono entrate. Un interminabile assedio, impensabile qualche stagione e qualche partita fa, di CCNA alla porta del Chiavari. Loro l’hanno messa dentro e noi no. Per cui stringendo, loro hanno ragione e noi torto… Ma in questa sede, con queste righe, cerchiamo di distaccarci dal risultato finale che dovrebbe spiegare sempre tutto. Raramente il risultato mente, certe volte si.
Bravi e fortunati alla Pro Scogli.
Soprattutto bravi.
Ma anche fortunati, perché non dirlo, mica è peccato!
Nella restante parte del torneo CCNA è stata dominante anche nei risultati. A guardare la squadra è emersa la capacità di gestione di ogni singola partita. Non c’è stata gara in cui non sembrasse normale e naturale che CCNA potesse segnare e vincere in qualsiasi momento. Mai un dubbio, nemmeno nella “spinosa” gara coi milanesi dell’Idroscalo in semifinale. È andata come doveva e come era naturale che andasse. Premesse, svolgimenti e logici risultati.

Una squadra matura, CCNA.
Anche quando in acqua si sono brillantemente disimpegnati gli esordienti “con gol”. Come sempre lo sottolineamo con meritatissimi applausi. Davide Illiano e Domenico Parascandola, ancora dei 2004. Roba che quando sono nati, LB9 & C. sfrecciavano in canoa già a caccia degli ennesimi trionfi!
E con CCNA, brillano e segnano tutti. Zifferero a parte che tiene in caldo per future occasioni il meglio del suo repertorio.

CCNA è nel gruppo di vertice con merito e senza più alcuna sorpresa. Una crescita costante, cercata e voluta. Un anno dopo l’altro. E se consideriamo l’età media dei nostri, beh, non ci vuole un mago o uno stregone per dipingere il più probabile degli scenari possibili.
Occorre “solo” gestire “saggiamente” il gruppo in modo che tutti si sentano parte del progetto.
Direte, e qual è?
Bella domanda.
Direi, vincere.
Ora pare abbastanza ovvio.
CCNA è arrivata nelle posizioni in cui è, programmando il cammino un passo alla volta.
Consolida e prosegui.
Consolida e fai un altro passo.
Infine prova a vincere.
In questo CCNA è l’esempio perfetto per tutti.

Ma…
Come, c’è un ma?
Uno solo.
Una incomprensibile “lentezza” nella comunicazione.
Quasi un blackout.
Inizia la stagione e la “famiglia CCNA” sa poco o nulla di quanto accadrà nelle settimane e nei mesi a venire. Un passaggio fondamentale che non può essere costantemente lasciato alla buona volontà ora di uno ora di un altro. È necessario strutturarsi anche in questo campo.
E i ragazzi non è che siano dei divulgatori da prima serata in TV.
Come se la pigrizia della federazione nell’enfatizzare il movimento della canoa polo attraverso le riprese video, stesse lentamente prendendo piede. Occorre concimare, far sentire tutti parte del progetto. E con la “famiglia CCNA” lo si fa “comunicando”.
Una piccola crepa. Facile da riparare.

Ps: Podio anche per la nostra Fabrizia Illiano che con 7 gol, una palla al centro e qualche verde,  conquista una medaglia e mostra con la squadra del Posillipo di che pasta è fatta una ragazza CCNA!

Sabato e Domenica 1 -2 aprile prossimi, CCNA con U14 e U21 si cimenterà nelle acque di Salerno per la Coppa Italia di categoria. Cominciamo già a leccarci le dita!

FSCCNA!

Gino Illiano

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