COPPA ITALIA 2019 … TROPPE EMOZIONI

Comincia la stagione agonistica 2019 della canoa polo, e inizia col botto per i ragazzi del CCN
Napoli.
Nel weekend appena passato, nei laghetti dell’Eur a Roma, si è disputata la Coppa Italia, torneo
nazionale che ha impegnato squadre per un totale di 146 partite, su 5 campi di gara.
Dopo un lungo inverno di allenamenti e sacrifici, l’appuntamento doveva servire per dare la
misura del lavoro svolto dai nostri ragazzi.
E allora c’è da stare sereni. È stato un ottimo lavoro!
Due finali, una vinta, un promettente 5 posto.
Il club è sbarcato in massa, schierando squadre in quasi tutte le categorie, dai giovanissimi u14,
agli altrettanto giovani u18 e per finire agli esperti e titolati ragazzi della serie A.
Il tifo è stato come sempre entusiasmante e caloroso. Per numero e per potenza. Su questo
aspetto, veramente non c’è competizione. Il seguito è eccezionale, e certamente unico tra le
squadre presenti a Roma. Se questo sport e queste gare sono una festa collettiva, lo si deve al
seguito di amici e familiari che accompagnano le squadre del CCN in ogni impegno agonistico.
Talvolta la contemporaneità delle partite costringe a delle scelte. In pratica costringe solo ad
essere ancora più travolgenti. E a qualcuno in particolare, a correre da un campo all’altro per
smistare notizie. Supporters e squadra sono una cosa sola, lo sanno tutti!
Già sul pezzo, ragazzi impegnati e concentrati, fin da subito. Tanto per dare l’idea delle imprese
che si sono compiute, le squadre hanno chiuso la giornata di sabato, ottenendo il massimo dagli
incontri disputati. Punteggio pieno per U18 e squadra A (con partita finale giocata in piscina e
sotto i riflettori in stile Champions League), e imbattute le pesti dell’U14.
Iniziamo il racconto dai più giovani.
Nel DNA di questi ragazzi c’è scritto che devono entusiasmare.
E il gol vittoria nella prima partita contro i pari età dell’Ortigia, con la palla che entra in rete sul
suono della sirena, chiarisce il senso di quanto stiamo dicendo. Il torneo ha poi riservato loro i
rivali “storici” del Catania. Nel pacchetto è inclusa, e ovviamente anche attesa, l’immancabile
polemica regolamentare dei tecnici, e dell’allenatrice siciliana in particolare. Folklore e poi amici
come e più di prima. Sul campo le gare finiscono pari, nel risultato e nel gioco. Purtroppo, nel
momento clou del torneo, ci si è messa di traverso l’influenza e la febbre che ha molto
condizionato le prestazioni della domenica. Raggiunta la finale con merito, sarebbe stato bello
giocarsela ad armi pari. I ragazzi hanno combattuto con le unghie e con i denti, e sebbene il nostro
coach non ammetta l’esistenza della sfortuna, i pali e le traverse non rientrano nel tabellino, per
cui il 4-2 finale per i catanesi, è da leggersi in realtà con molta più benevolenza di quanto dica. Si
sono visti sguardi arrabbiati e delusi. Buon segno. Significa che ci metteranno, se possibile, ancora
più impegno, alla prossima occasione.
Tuffo in piscina liberatorio e podio! A casa da medagliati!
Favola U18! Ragazzi che l’hanno scorso erano l’U14 e che hanno riabbracciato come U18 i
compagni che per primi hanno superato il gradino dei 14!
I numeri descrivono molto meglio delle parole l’impresa.
Cinque partite giocate, cinque vittorie. Nette e mai in discussione. Mai in svantaggio. 35 gol fatti,
16 subiti. Due di queste vittorie coi detentori del trofeo in carica. Primo tempo della finale chiuso
con 5 sbalorditivi gol di scarto.
La misura di quanto hanno fatto i ragazzi è data dai commenti ascoltati durante la finale. Tutti a
chiedersi stupiti, la ragione per cui quelli dell’Ichnusa, che pure avevano il dente avvelenato per
aver già perso il giorno prima nel girone contro il CCN, e avessero un fisico ed una esperienza più
adeguata alla categoria, fossero invece sotto e di tanto. La risposta è per il gioco e la maturità.
Potrebbe quasi venire l’idea che sia stato facile.

Questa vittoria parte da lontano, come tutte le vittorie. Nasce da qualche finale persa. Anzi, non si
dice persa. Perché in questo sport e a casa del CCN, non si perde. Semmai si impara. E i ragazzi
hanno imparato. Che non si parte sconfitti. Mai. Nemmeno se si ha, nella maggior parte dei casi,
14 anni e si gioca contro chi ha già i galloni per primeggiare nella categoria U18. Hanno imparato
dall’esempio di chi li ha preceduti. Talmente luminoso che avrebbe anche potuto schiacciarli.
Invece ne hanno colto l’essenza, il valore del sacrificio. Hanno imparato il modo di stare assieme.
Di aiutarsi. Di essere amici. Di scherzare. Di arrabbiarsi, mandarsi a quel paese e poi riabbracciarsi.
Di essere squadra, che da soli non si va mai da nessuna parte. Vedere le foto di questi giorni per
capire che non c’è retorica e che è tutto vero. Da questi insegnamenti e da questi valori, si parte, e
se poi si vuole dire che è stato facile, che si dica pure.
Sul podio ci sono saliti tutti, chi ha giocato di più e chi soli pochi minuti. Tutti hanno meritato nella
stessa misura, poiché senza un gruppo, senza compagni coi quali allenarsi, non si vince e non si
festeggia.
Verranno tempi difficili, ma oggi è quello dell’entusiasmo e della gioia. Bravi!
Infine, lo spettacolo tecnico ed agonistico della squadra CCN A impegnata in questa stessa Coppa
Italia. Quando il livello è alto e il gioco è duro, se si vuole restare affascinati dalla bellezza della
canoa polo, bisogna guardare le partite di questi ragazzi. Una garanzia. Se poi tra le partite, il
programma prevede un derby, o addirittura due col Posillipo, allora non resta che ringraziare la
buona sorte per l’opportunità fornita al pubblico di assistere ad uno spettacolo di energia pura.
Vinte, e se ci aggiungiamo “ovviamente” sembrerebbe un fuori luogo.
Però questi fenomeni, di questi stiamo parlando, sono eccezionali da così tanto tempo e da così
tante competizioni, che ci si aspetta da loro, come se non fossero più così straordinari, i risultati e
le prestazioni. Sta di fatto, che i ragazzi della A senza entrare nella storia, proprio non ci sanno
stare, e seppure fuori dal podio, anche in questo weekend nella storia del club sono entrati.
Ottenendo il miglior risultato da quando esiste questa competizione, un incoraggiante, consistente
e 5 posto. Senza dimenticare che alla giornata finale di domenica ci sono arrivati autorevolmente
vincendo 4 partite, segnando 25 reti e subendone solo 12. Esprimendo un gioco incredibile
impreziosito da segnature di spettacolare fattura. Il poi ce lo facciamo raccontare dal capitano,
Andrea Costagliola: “In questa Coppa Italia ci siamo misurati con squadre di alto livello. Giocano
tutte in serie A. La competizione ci ha fornito per prima cosa l’occasione per provare i meccanismi
della nostra formazione, che bisogna ricordare, conta due nuovi innesti, anche se mancava nella
circostanza, il rinforzo “straniero”. Questo ci ha permesso di capire meglio, dove occorre allenarci
più intensamente, per poter migliorare. In fondo siamo una squadra ancora molto giovane, il che
vuol dire per noi, ampi margini di crescita. Per questo consideriamo il risultato raggiunto molto
soddisfacente, anche perché conquistato per la prima volta nella nostra giovane storia. Sappiamo
che possiamo fare di meglio, ne siamo consapevoli, e abbiamo determinazione e volontà per
riuscire.”
Appuntamento ad Aprile, la A comincia il 13 e 14 ad Agropoli.
In bocca al lupo a tutti. Con queste premesse, con queste scommesse vinte, ci sarà da divertirsi.

Addetto stampa CCNA

Gino Illiano

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